Russamento: quali cure?
Nel sonno vengono messi in atto diversi meccanismi in maniera del tutto inconscia. Tra questi c’è un rilassamento delle vie respiratorie che spesso conduce al russamento, soprattutto quando i tessuti molli del naso intralciano il passaggio dell’aria.
Il russamento è un disturbo più diffuso di quanto si pensi, visto che sono 7 persone 10 a livello mondiale a soffrirne. Spesso i soggetti che russano sono inconsapevoli del problema, dato che si scatena di notte. Sono le persone che condividono il momento del riposo con loro ad avvertire però il fastidio con il risultato che il proprio sonno viene totalmente alterato.
Curare il russamento si può e si deve
Il russamento non andrebbe mai trascurato dal momento che va a coinvolgere palato molle, tonsille, vie respiratorie nasali, ugola e base della lingua. Ogni volta che si russa, tutte queste zone subiscono un forte stress che va ad influire sui vasi sanguigni e sulla muscolatura della testa.
Russare potrebbe inoltre essere indicativo di malattie ostruttive come tonsille e adenoidi compromesse, palato molle e ugola troppo lunghi, scarso tono muscolare della lingua. Il disturbo peggiora con l’avanzare dell’età e necessita di adeguate cure al fine di evitare complicazioni.
I fattori che incidono sul russamento sono:
• sonnolenza;
• irritabilità;
• difficoltà di concentrazione;
• calo della libido.
Per smettere di russare è necessario seguire le indicazioni mediche
Per risolvere il russamento sarebbe opportuno confrontarsi con il proprio medico ed iniziare ad adottare tutta una serie di buone pratiche, tra cui:
• evitare di bere alcolici prima di andare a dormire;
• non fumare
• usare cuscini alti;
• praticare regolare attività fisica;
• tenere sempre sotto controllo il proprio peso;
• dormire sul fianco e non in posizione supina.
Se si arriva alla conclusione che non ci sono cause specifiche per il russamento, il medico potrà prescrivere alcuni medicinali da banco mirati, come spray che liberano le vie respiratorie e cerotti nasali che allargano le narici per agevolare il passaggio dell’aria nelle vie respiratorie.
In alcuni casi più complessi, lo specialista potrebbe suggerire un intervento chirurgico per asportare i tessuti molli in eccesso o per correggere la deviazione del setto nasale.