Rosolia: cos’è e come curarla
La rosolia è una malattia contagiosa a carattere virale, causata dal rubella virus. Essa si manifesta attraverso macchioline rosse sulla pelle e l’ingrossamento dei linfonodi, mentre i sintomi sono quelli di un normale raffreddore. Al pari delle altre malattie come varicella, parotite, morbillo e pertosse, la rosolia colpisce soprattutto bambini di età compresa tra 1 e 4 anni e raramente le persone adulte.
Queste malattie contagiano solo l’uomo una sola volta nell’arco di tutta la vita, in quanto a decorso ultimato il sistema immunitario ne esce fortificato e dunque non più passibile di contagio.
La rosolia non ha conseguenze gravi sui bambini e fa il suo decorso in modo naturale, per poi scomparire. Raramente la rosolia colpisce gli adulti ma, nel caso in cui avvenisse, donne gravide e soggetti immunodepressi potrebbero correre dei rischi. Le prime, infatti, potrebbero andare incontro ad aborto spontaneo oppure il feto potrebbe subire danni e malformazioni, mentre i secondi sono oggetto di infezioni al cervello.
In passato la rosolia era molto diffusa, molto meno oggi, grazie ai vaccini. Il contagio della rosolia può avvenire in due modi: - in modo diretto, tramite le goccioline di saliva e muco emesse quando si parla, tossisce o starnutisce. Il virus in esse depositato rimane nell’aria per molto tempo; - in modo indiretto, quando si toccano oggetti dove si sono depositate tali particelle. La cosa migliore da fare è evitare il contatto diretto col malato e stare troppo tempo nella stessa stanza, lavare frequentemente le mani, facendo attenzione a non portarle a naso e bocca.
Cause e sintomi della rosolia
Il responsabile della rosolia è il rubella virus. Esso si insidia tra bocca e polmoni ed è proprio qui che comincia a proliferare, raggiungendo tutto il resto dell’organismo in breve tempo. L’incubazione del virus può durare 2 settimane e il contagio è possibile dai 7 giorni prima che emergano i sintomi del disturbo fino a 4 giorni dopo che il rash cutaneo è scomparso.
I sintomi della rosolia sono i seguenti:
• rash cutaneo (macchioline rosse sparse per tutto il corpo): compaiono prima dietro orecchie, testa e collo e successivamente si diffondono a tronco, gambe e braccia. Scompaiono, generalmente, dopo 3-5 giorni;
• ingrossamento dei linfonodi: i linfonodi sono armi fondamentali dell’organismo nella lotta contro virus e batteri; la rosolia colpisce quelli che si trovano dietro la testa, le orecchie e il collo;
• febbre;
• inappetenza;
• stanchezza;
• sintomi del raffreddore come naso che cola, mal di gola, occhi lacrimanti e tosse;
• dolori articoli;
• congiuntivite e occhi arrossati.
Esiste tuttavia anche una rosolia asintomatica (circa il 20% delle persone): in pratica, il soggetto è portatore del virus ma non manifesta nessun sintomo. Ad ogni modo, a livello immunitario non cambia nulla e dunque non c’è il rischio di contrarre nuovamente la malattia.
Come si cura la rosolia
Il modo per prevenire la rosolia è fare il vaccino, ma per la malattia non esiste alcuna cura farmacologica. Bisogna dunque aspettare che la malattia faccia il suo decorso (che di solito dura 10 giorni) e adottare qualche rimedio ai sintomi su citati, come antinfiammatori e analgesici contro la febbre (paracetamolo e ibuprofene), mai però a ragazzi under 16 onde evitare conseguenze gravi. Ci si può, inoltre, aiutare con vapori e tisane calde per alleviare i sintomi del raffreddore.