Pertosse: cause e cura
La pertosse è una malattia di tipo batteriologico che colpisce soprattutto i neonati. Il sintomo rappresentativo di tale disturbo è una tosse forte ed insistente che porta il piccolo anche a vomitare e ad avere difficoltà nel nutrirsi.
Il batterio responsabile, una volta debellato, tende a non ritornare per un periodo che va dai 4 ai 20 anni. Per combatterlo esiste il vaccino. La malattia può essere diagnosticata tramite l’analisi del sangue e delle escrezioni nasali e nel caso in cui si accertasse tale patologia, si può ricorrere a antibiotici prescritti dal medico.
Tosse acuta, il principale sintomo della pertosse
La causa della pertosse è identificabile nel batterio Bordetella Pertussis che attacca le vie respiratorie e rilascia una tossina in grado di irritare la zona, scatenando dunque una tosse acuta. La pertosse è estremamente contagiosa e viene veicolata attraverso starnuti e contatto diretto con chi ne è infetto.
I sintomi più comuni della pertosse sono:
• Febbre;
• congestione nasale;
• apnea;
• tosse;
• stanchezza.
Anche nei soggetti vaccinati possono presentarsi dei sintomi, ma in maniera molto più leggera.
La pertosse si esaurisce nel giro di una decina di giorni ma può portare a complicanze abbastanza gravi, tra cui:
• polmonite;
• convulsioni;
• encefalopatia;
• apnea.
Solo nell’1% dei casi, la malattia può essere mortale.
Rimedi contro la pertosse
Trattandosi di una malattia di carattere batteriologico, viene curata attraverso gli antibiotici che hanno maggior effetto se somministrati prima che si manifesti la tosse.
Altri accorgimenti da osservare sono:
• lavare spesso le mani;
• mantenersi idratati;
• evitare l’esposizione a sostanze irritanti come il fumo;
• seguire le indicazioni del medico;
• ricorrere a deumidificatori per l’ambiente;
• non assumere farmaci per la tosse se non sotto stretta prescrizione del medico.