Insonnia: cause e rimedi

L’insonnia è una vera e propria patologia, pertanto va esaminata approfonditamente per poi cercare una cura appropriata. La nota caratterizzante è la mancanza di sonno che non vuol dire esclusivamente stare a letto senza dormire. Altri modi in cui il disturbo può manifestarsi sono i risvegli notturni o prima dell’alba e la stanchezza durante la giornata dovuta appunto ad un riposo inadeguato.

L’organismo di un adulto ha bisogno di 7 o 8 ore di sonno a notte per rigenerarsi, ma l’insonnia pregiudica questa rigenerazione perché anche se il soggetto è stanco, non riesce a dormire. Questo disturbo tende a peggiorare con il progredire dell’età e reca un profondo malessere a chi la sperimenta. Tra i vari sintomi dell’insonnia ci sono infatti stanchezza cronica, irritabilità, scarsa concentrazione, stress.

Se il fenomeno è relegato ad un tempo breve, possiamo parlare di insonnia acuta che di solito è correlata a periodi traumatici o particolarmente stressanti. Se, invece, l’insonnia si verifica almeno 3 volte a settimana per diversi mesi consecutivi, si tratta di insonnia cronica.

Quali sono i fattori che si celano dietro l’insonnia

Il sesso e l’età sono fattori che incidono sull’insonnia: sono le donne a soffrirne maggiormente, soprattutto se in età adulta.

Possiamo inoltre distinguere due tipi di insonnia: primaria e secondaria. L’insonnia primaria è strettamente legata al soggetto stesso e alle sue cattive abitudini, come andare a letto tardi, fare lavori notturni e sottoporsi a eventi che recano tensione. Andando ad agire su queste abitudini, il disturbo del sonno tende a regredire naturalmente.

L’insonnia secondaria, invece, è indicativa di malesseri più profondi che devono essere sottoposti ad un’opportuna indagine e, di conseguenza, ad una cura. Tra le cause scatenanti ritroviamo la depressione, il ciclo mestruale, la menopausa, l’ansia e patologie affini. Anche l’assunzione di alcolici o eccitanti prima di andare a letto, il ricorso a certi tipi di farmaci o stare in ambienti poco rilassanti può contribuire a rovinare il sonno.

Sane abitudini e tisane rilassanti per combattere l’insonnia

L’insonnia può essere curata in diversi modi. Prima di tutto bisognerebbe adottare uno stile di vita sano, improntato ad abitudini che favoriscano il calo di tensione accumulata durante la giornata, come rilassarsi un’ora prima di andare a letto ed evitare di assumere sostanze eccitanti come caffeina e teina. Sono consigliabili tisane rilassanti a base di passiflora, valeriana e melatonina che sono presenti in farmacia anche sotto forma di integratori. Se il disturbo dovesse protrarsi nel tempo, è opportuno consultare un medico che, dopo accurata indagine, potrà prescrivere una cura farmacologica da seguire.