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Coronavirus, il punto della situazione
La Lombardia è la regione più in difficoltà.
Il governo, in questi giorni, ha emesso un decreto dichiarando l’intero Paese “Zona Protetta”.
Inoltre:
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ai soggetti con febbre superiore a 37,5 gradi è fortemente raccomandato di stare a casa e limitare al massimo i contatti sociali e di contattare il proprio medico curante;
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c’è il divieto assoluto di uscire dalla propria abitazione per chi è sottoposto alla quarantena o è risultato positivo al virus.
Sono stati processati in totale decine di migliaia di tamponi, e sono in arrivo diversi carichi di mascherine, oramai introvabili dopo l’ondata di panico iniziale che ha interessato parte della cittadinanza che ha assalito i negozi.
Cosa fare
È importante, in questo momento, ascoltare e seguire i consigli e le direttive del ministero oltre che degli addetti ai lavori, i medici su tutti, che hanno sottolineato che, pur essendo in una situazione di allarme, al primo colpo di tosse non bisogna recarsi all’ospedale, in quanto queste azioni danneggiano l’operatività del pronto soccorso.
I test si eseguono solo su persone che si presentano al pronto soccorso o al reparto di malattie infettive con una sindrome respiratoria. Il test viene anche eseguito anche su persone che hanno avuto contatti sicuri con individui contagiati.
Le raccomandazioni di molti virologi ed esperti del settore, sono in linea con il decreto ministeriale, oltre a ricordare sempre le indicazioni che ci vengono date ormai da tempo:
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curare la propria igiene personale, soprattutto lavare bene le mani e non farle entrare a contatto con le mucose (occhi, bocca, naso);
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tossire nel gomito e gettere subito i fazzoletti usati;
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mantenere almeno un metro di distanza dalle altre persone;
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non condividere oggetti come posate o bicchieri.
Vaccino: piccoli progressi
Intanto il Migal Research Institute di Israele, che a febbraio aveva rilasciato un comunicato stampa in cui diceva che i suoi scienziati sono all’opera per sviluppare il vaccino, al momento ha sviluppato solo un vaccino contro il virus della bronchite infettiva, un ceppo di coronavirus che colpisce il pollame.
L’istituto ha poi spiegato che si può provare di adattarlo per creare un vaccino umano contro il Covid-19.
Se vuoi approfondire l’argomento o semplicemente porre qualche domanda, non esitare a contattarci. Il nostro team di professionisti è a tua totale disposizione.