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Mal di testa, come curarlo

Mal di testa, come curarlo

Soffrire di mal di testa, o cefalea è molto frequente, soprattutto nelle donne. Le cause possono essere diverse e non bisogna allarmarsi subito. Generalmente il sintomo da mal di testa è un dolore, lieve o moderato, localizzato in zona frontale o a livello della nuca (zona occipitale) oppure percepito come un cerchio alla testa, che può durare da mezz’ora a una settimana. Raramente il mal di testa ha una sola causa scatenante, ma solitamente dipende dall'azione combinata di più cause. Per prima cosa bisogna capire la natura che caratterizza il mal di testa. Infatti se ne possono distinguere vari tipi di mal di testa tra cui:

·     La cefalea tensiva, è la forma di mal di testa che si presenta più di frequente. Il dolore è scatenato soprattutto da una tensione eccessiva e prolungata a livello dei muscoli del capo e del collo, dovuta a stress, ansia o ad una postura errata. Un'altra possibile causa, anche se meno frequente, è una masticazione scorretta che può causare una continua contrazione dei muscoli della mandibola e del collo e, quindi, dolore.

·     L’emicrania costituisce il secondo tipo più comune di mal di testa. Colpisce prevalentemente le donne e dipende dall’attività ormonale e da una predisposizione genetica.

·     La cefalea a grappolo compare soprattutto nell’età adulta, interessa soprattutto il sesso maschile ed è caratterizzata da crisi frequenti caratterizzate da un dolore molto intenso. Dipende da un’eccessiva vasodilatazione le cui cause non sono ancora note.

Non tutti i mal di testa dunque sono uguali così come il dolore è localizzato in parti diverse della testa. Allo stesso modo non tutti i rimedi sono adeguati.

Alcune persone beneficiano dall'azione del freddo applicato direttamente sulla testa, mentre altre si servono di docce calde o di borse dell'acqua calda applicate direttamente sulla nuca. In alcuni casi dopo aver assunto un antidolorifico è consigliabile il massimo riposo, aiutandosi con un auto massaggio.

Soltanto quando i sintomi persistono da più di una settimana, senza miglioramenti nonostante analgesici e altre terapie, può compromettere in molti modi la qualità della vita sociale e professionale. In tal caso è bene consultare il proprio medico curante, perché se trascurato può diventare una malattia che può provocare cefalee secondarie, cefalee primarie, nausea o vomito e disturbi visivi.